Si dice che nulla passi per sempre e che, prima o poi, torni. È una perla della ricchissima saggezza popolare italiana e, mai come nella moda, un’affermazione potrebbe essere più veritiera. Le tendenze passano, durano una stagione e vengono riposte ma, puntuali come orologi svizzeri, tornano sempre a fare capolino nelle collezioni degli stilisti più conosciuti e blasonati. Frugando tra le tendenze che ci sono state proposte per la stagione autunno/inverno 17-18, quella che forse ha maggiormente colpito le fashion-victim, rinvangando vecchi ricordi ormai sepolti, è il ritorno della ciniglia: questo materiale ebbe un grandissimo successo a partire dagli anni Novanta e fino ai primi Duemila, fino a quando non è stato accantonato in favore di materiali ritenuti più moderni e alla moda.
In molti avrebbero giurato sul fatto che questa fosse una delle (poche) mode destinate all’oblio, ma così non è stato e anche la ciniglia è tornata prepotentemente protagonista di un’altra stagione fashion. A prima vista potrebbe sembrare simile al velluto ma in realtà non è così, perché tra questi due materiali ci sono innumerevoli gradi di separazione.
Rovistando tra i cataloghi delle grandi maison di abbigliamento, ma anche nei grandi magazzini, anche i più distratti non potranno fare a meno di notare che la ciniglia ha letteralmente invaso le collezioni di questa stagione invernale. Tra i capi maggiormente quotati realizzati con questo materiale troviamo i maglioni, capispalla immancabili per proteggersi dal grande freddo. Tra i modelli più quotati ci sono indubbiamente quelli maxi-size di tipo crop-top, ossia corti il tanto che basta per non arrivare alla vita dei pantaloni lasciando la pancia scoperta. Nella maggior parte dei casi si fermano appena sotto il seno e sono perfetti da indossare con una camicia, in puro stile anni Novanta.
Molto ricercati cono anche i modelli boy-friend, ossia volutamente realizzati di diverse taglie più grandi, lunghi spesso fin oltre il sedere. Sono i modelli più amati dalle più freddolose che vogliono sentirsi coccolate e avvolte dal loro caldo e morbido maglione: indossate questo modello con un jeans skinny e apprezzate l’effetto contrastante, che darà al vostro look un aspetto sicuramente originale e molto alla moda. Nelle giornate autunnali e primaverili, inoltre, il maglione crop-top in ciniglia può sostituire anche il cappotto grazie alla sua capacità di calore, regalando innumerevoli possibilità di abbinamento e una sensazione di libertà ritrovata.
Oltre ai maglioni, la ciniglia è comparsa anche nei cardigan, un po’ bon ton e un po’ college style, che richiamano le lolite americane degli anni Novanta, protagoniste di tantissimi telefilm per teenagers. Questi cardigan vengono spesso proposti come complemento per look formali, magari adatti a una giornata di lavoro o a un incontro formale a cui non ci si può presentare in maniera casual. Il cardigan, d’altronde, è da sempre l’emblema del bon ton femminile e la ciniglia non fa altro che regalare quel tocco di morbidezza e di originalità che in qualche modo era andato perduto.
La ciniglia è un tessuto molto morbido che, pur non essendo tra quelli più indicati per la realizzazione di look eleganti e raffinati, in base agli abbinamenti è in grado di stupire, diventando un complemento importante e di gusto, purché non se ne faccia abuso. È tuttavia l’ideale per il tempo libero, perché caldo, morbido e avvolgente: la sua trama non causa allergie ed essendo così facilmente indossabile, un capo in ciniglia risulta essere particolarmente comodo nei cosiddetti outfit a cipolla. Non ingombra, non costringe e veste perfettamente qualsiasi forma, anche quelle più abbondanti e rotonde. Anche per questo motivo, sempre negli anni Novanta e all’inizio degli anni Duemila, veniva spesso utilizzato per realizzare comode tute sportive, che molte donne abbinavano alle scarpe col tacco alto, trasformando un capo sportivo in qualcosa di raffinato, dando un’accezione diversa al concetto di ciniglia. Nel nostro Paese, le maestre di questo mix & match sono state Simona Ventura e Barbara d’Urso, due donne dello spettacolo più importanti del nostro Paese che, nelle loro uscite mondane o durante le trasmissioni televisive, si sono spesso presentate con comode tute in ciniglia abbinate a scarpe dal tacco altissimo assolutamente trendy.
Per quanto riguarda i colori maggiormente di moda per i capi in ciniglia ci sono le classiche e intramontabili tonalità invernali. Il bordeaux e il verde scuro sono tra quelli più utilizzati, ovviamente insieme al nero, ma ci sono anche colori che possono essere considerati dei veri e propri outsider imprevedibili, come il rosa confetto, una tonalità che sembrava anch’essa destinata a scomparire o, quanto meno, a essere indossata solamente dalle lolite impenitenti, che invece ha trovato una nuova linfa proprio con i capi in ciniglia. Non è da sottovalutare nemmeno il giallo senape, una tonalità troppo spesso sottovalutata che ha però una sua forza e un suo perché se abbinata con i giusti capi.
Le più coraggiose, e tra queste moltissime star dello show-biz internazionale come Lana del Rey, hanno già fatto sfoggio della nuova tendenza del ritorno della ciniglia in diverse occasioni mondane. La cantante americana, per esempio, ha indossato un elegantissimo abito di ciniglia agli ultimi MTV EMA, uno degli eventi musicali più importanti dell’anno. lungo fino alle caviglie e assolutamente morbido sulle curve, questo è uno di quegli abiti che non sfigura nemmeno se indossato da una donna un po’ più rotonda della bellissima modella e cantante. Sicuramente saranno tantissime le donne importanti e famose, ma non solo, che nei prossimi mesi copieranno questo stile, anche perché un abito in ciniglia è un verro passepartout quotidiano. Si adatta perfettamente a una giornata in ufficio se indossato con un paio di scarpe basse, ma è perfetto anche per la sera con le scarpe eleganti dal tacco a stiletto. Gli accessori sono il vero segreto di un capo in ciniglia, ottimo per ogni occasione se abbinato correttamente!
Per aggiungere qualità positive a questo tessuto, non si può non menzionare il fatto che la ciniglia non richiede stiratura, è molto resistente e non è necessario trattarla con lavaggi particolari. Certamente si consiglia di evitare le centrifughe più forti, ma può essere benissimo lavata in lavatrice senza controindicazioni.