Leggings, che passione!
I leggings tornati di moda nel 2005 e conosciuti già prima degli anni Ottanta, sono un tipo di indumento molto attillato che copre le gambe. Nonostante presentino la stessa forma di un paio di pantaloni o quella delle calze, in realtà sono differenti, in quanto appaiono più trasparenti dei pantaloni e un po’ meno delle calze, che possiedono invece una trasparenza maggiore. I leggings possono essere fatti di cotone o di altro materiale e sono molto apprezzati da donne e ragazze che amano usarli tutto l’anno, poiché sono capaci di tenere caldi d’inverno e freschi d’estate.
Ma sono particolarmente amati anche per altre ragioni, come per esempio il fascino che sanno donare, se indossati nella maniera adeguata e per la sensazione di comodità che sono in grado di offrire, che deriva proprio dal fatto di essere aderenti.
Prendo volentieri spunto dal blog di Carolynn Markey e dalle immagini, particolarmente esplicative, proposte nel suo articolo: “4 Reasons Leggings are not Pants“.
Sexy o…
Quando è diventato di moda questo tipo di abbigliamento, gli stilisti lo hanno proposto in combinazione con maglie molto lunghe o mini dresses. Però, con il passare del tempo si è preferito portarlo abbinandolo a maglie più corte oppure metterlo al posto dei normali pantaloni. Così facendo, a causa dell’aderenza del tessuto, si dà particolare risalto ai glutei. Se da un lato questo fattore rende sexy alcune persone, dall’altro appare evidente che alcune donne o ragazze possono rendersi estremamente ridicole con un paio di leggings addosso. Dunque, l’effetto che si ottiene è variabile poiché dipende dalla forma del corpo di chi li indossa.
Quando le proporzioni contano
Purtroppo i leggings, proprio per il fatto di aderire perfettamente al corpo, mettono in evidenza i difetti fisici della persona, anche se questa non ne ha di troppo evidenti. Questo effetto è maggiore se si sceglie un tessuto o una fantasia sbagliata, dato che essi mettono in risalto ciò che non farebbe, ad esempio, un normale paio di pantaloni.
I leggings sono un tipo di indumento tagliato alla caviglia, o nel peggiore dei casi, fermato al polpaccio, perciò essi danno la classica sensazione di accorciare le gambe, anziché di slanciarle. Inoltre, se le caviglie non sono sottili, il taglio proprio in questo punto, non farà altro che svantaggiarle. Nel caso poi si decida di mettere un paio di leggings tagliati più in su, cioè al polpaccio, sarebbe meglio che anche questo si presentasse sottile e che l’altezza della persona fosse maggiore di 165 cm.
Il principale difetto che mettono in evidenza i leggings è la sproporzione. L’aderenza al polpaccio e alla caviglia, fa sì che si crei un’illusione ottica per cui se il bacino non è di dimensioni uguali alla larghezza delle caviglie, i fianchi sembreranno inevitabilmente più grandi. Di conseguenza, i leggings staranno meglio a donne e ragazze con bacino piccolo o comunque di una misura tale che esso sia simile alla distanza tra le caviglie In caso contrario sarebbe opportuno non indossarli e infilare al loro posto un paio di pantaloni che siano più larghi in basso o magari scegliere degli shorts se si è nella stagione estiva.
Altro difetto di non poco conto messo in risalto da questo capo d’abbigliamento è quello che se si opta per leggings di bassa qualità oppure di tessuto sottile o sformato, questi faranno risaltare parecchi inestetismi, come ad esempio la cellulite.
Comunque, se si pensa che i leggings stiano bene a chi è molto magro e ha gambe eccessivamente sottili, ci si sbaglia di grosso, perché in questo caso queste persone appariranno eccessivamente magre, specie se i leggings indossati sono di colore scuro.
Da tutte queste considerazioni si evince che questo indumento doni di più ad una donna o a una ragazza che sia alta, della giusta magrezza, con il bacino piccolo, le caviglie sottili e senza particolari inestetismi.
La volgarità è dietro l’angolo
Tante volte i leggings vengono portati erroneamente come dei pantaloni e, proprio per questo motivo, è facile incontrare spesso donne o ragazze che hanno top molto corti e leggings che, per la loro trasparenza, lasciano intravedere la biancheria intima sottostante. Ciò produce una sgradevole impressione, specie se l’intimo è (in particolare tanga) di colore rosso. Non bisogna dimenticare che i leggings non sono pantaloni. Anche se in casa si può stare comodi mettendo questo tipo di abbigliamento con una maglia qualsiasi, uscire senza indossare nulla che li copra non è affatto una buona idea. Ciò vale pure per quelle persone che sono dotate di un fisico perfetto.
Inoltre, i leggings dovrebbero essere solo aderenti, senza essere quindi né troppo stretti, né troppo larghi ed è meglio controllare che essi siano abbastanza lunghi perché dopo diversi lavaggi potrebbero restringersi e sarebbe più opportuno usarli solo in casa.
Bisogna poi prestare attenzione ad abbinarli con le scarpe giuste. I leggings stanno bene con sandali, infradito e stivali alle ginocchia o alle caviglie. Se per esempio, si decide di infilarli dentro un bel paio di stivali, non si presenta il classico problema del taglio alla caviglia o al polpaccio, perché in questo caso sarebbe come portare un semplice paio di collant.
A volte meglio i pantaloni
Tutti hanno diritto di indossare l’abbigliamento che più si preferisce, indipendentemente dalla forma del corpo. Bisogna capire però che vi sono casi in cui non si sta affatto bene con i leggings, ma sicuramente si starebbe meglio con un altro indumento. Quindi, prima di mettere un paio di leggings sarebbe opportuno valutare se ne valga davvero la pena per non rovinare la propria immagine con un capo che per certe ragioni non è in grado di risaltare la bellezza del proprio corpo. E ricorda: “I leggings non sono pantaloni nemmeno quando sei una celebrità” (cit.).