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Quando i chili di troppo si chiamano curvy

Noi donne siamo multitasking e capaci di svolgere differenti attività senza mai stancarci. Eppure, nonostante abbiamo numerose doti tali da sfatare il mito della bellezza = estetica, sempre di più tendiamo ad abbatterci ogni qualvolta ci guardiamo allo specchio. Quei chili di troppo proprio non riusciamo ad accettarli convinte che la perfezione non risieda nell’intelligenza, quanto piuttosto in un corpo desiderabile. Ed allora siamo pronte ad infliggerci ogni tipo di pena pur di rientrare nella taglia perfetta convinte di piacere ai nostri uomini e di essere accettate dalla società. Eppure non sempre riusciamo nel nostro intento, a volte per una questione di corporatura, tante altre per la mancanza di tempo e i ritmi quotidiani che ci impediscono, ad esempio, di fare una dieta sana e del buon esercizio fisico.

Il corpo di una donna, a differenza dell’uomo, è più propenso ai cambiamenti, che si possono notare fin dall’adolescenza. Fattori principali rimangono gli ormoni e la genetica e molto spesso nulla possiamo fare contro un fisico in continua evoluzione. Il corpo slanciato di un’adolescenze appena sviluppata, definito ”da ninfea”, non ha le stesse sembianze del corpo di una donna di trent’anni o, comunque di cinquant’anni. Il fisico muta con il passare degli anni preparandosi ad accogliere una gravidanza, ad entrare in menopausa o a reagire alle cure di una malattia. Il corpo di una donna è tanto delicato quanto forte, capace di resistere a molteplici sofferenze ed è per questo che la silhouette si trasforma allargando i fianchi, pronunciando i glutei, aumentando il volume del seno e irrobustendo gambe e braccia. Ad esempio la gravidanza richiede uno sforzo in più e l’assunzione di sostanze necessarie per la crescita del feto a differenza della menopausa dove gli ormoni possono causare l’aumento di peso o, in molti casi, un ventre gonfio. Alcune patologie tumorali possono avere conseguenze ben più evidenti della perdita dei capelli stimolando il corpo a reagire sulla base delle terapie somministrate. 
Tutto questo non dovrebbe essere causa di frustrazioni e vergogna ogni qual volta scegliamo un outfit, ma deve renderci orgogliose di noi stesse e delle battaglie che quotidianamente siamo costrette ad affrontare.

L’idea di una donna perfetta è tanto chimerica quanto inesistente, propinata in maniera petulante dai mass media, dai brand dal popolo social pronto a fare dimostrazione di shaming nei confronti di chi non corrisponde a specifici dettami di estetica. Ed è così che si diffonde l’immagine di una donna con ventre piatto, gambe sode, seno che rientra in una coppa di champagne e curve tanto delicate da sembrare un infante. Non corrispondere agli standard significa, per molte di noi, perdere l’autostima e concentrare l’attenzione su aspetti come l’esteriorità, la magrezza a tutti i costi, l’asocialità. Conseguenze evidenti saranno una forte autocritica volta a scarnificare la nostra immagine pensando che ciò che vuole la gente sia una donna perfetta, bella da guardare ma priva di personalità.
Vivere di sacrifici comporta odiare se stesse e tutto ciò che noi rappresentiamo all’interno di una società, essendo punti di riferimento per famiglie, compagni, amiche e lavoro.

Non è necessario vivere la propria immagine sulla base dei canoni tipici dei red carpet, ma la consapevolezza dell’essere speciale deve passare principalmente dall’accettazione di sè. La scelta di uno stile adeguato, di taglie giuste e di un outfit corrispondente alle nostre esigenze può davvero trasformare i nostri punti critici in pregi, sottolineano la nostra bellezza semplicemente utilizzando alcuni escamotage.
Come vestire una donna con qualche chilo in più è la domanda che ora si pongono numerose persone, curiose di sapere i trucchi del mestiere per apparire fresche, dinamiche, preziose: è proprio lo stile il punto di partenza su cui rivalutare l’autostima, mostrando al mondo quanto si possa essere perfette nella propria imperfezione.
Un corpo curvy richiede, innanzitutto, la scelta di tessuti che non siano troppo stretch, preferendo fibre naturali come il cotone, la lana ed il lino. L’elastan, fibra alla base di mise slim fit accentua i fianchi ed i rotolini formati da reggiseni e slip. Meglio una fresca viscosa per una blusa frizzante e colorata o un top rasatello adatto alle occasioni più importanti.

Anche il taglio dei vestiti può aiutare a slanciare la figura creando una silhouette perfetta ed elegante, nascondendo i punti critici e sottolineando le proprie virtù. Se non si è particolarmente alte è sconsigliato utilizzare gonne a metà gamba, scarpe con laccetti e maglie asimmetriche che arrivano al di sotto dei fianchi. Meglio una gonna al ginocchio, decolletè che lasciano libere le caviglie, una camicia fuori dal pantalone lunga giusto per coprire il ventre. Le gonne, capo icona della bellezza femminile, possono essere utilizzate a tubino o a ruota per migliorare la vestibilità. La gonna a tubino, infatti, ottimizza le curve rendendo un corpo mozzafiato, potendo coprire la pancetta utilizzando una blusa dal taglio morbido.
Sconsigliati sono i vestiti troppo stretti, in lurex o luccicanti preferendo invece abiti leggeri che fasciano solo il punto vita. In questo modo si potranno nascondere alcuni difetti esaltandone altri, come il seno, i fianchi e le gambe, soprattutto se sono toniche e formose.

Anche i colori possono aiutare molto nella scelta dell’abbigliamento aiutando a migliorare il fisico senza risultare inadeguate. Se è vero che il nero sfila e slancia, anche la carta da zucchero, il rosa antico ed il blu notte possono essere adatti per cocktail, tempo libero e lavoro. La fantasia rigata è ideale se le righe sono verticali e non troppo spesse, magari utilizzate solo sulla gonna o sulla camicia. I pantaloni skinny sono irrinunciabili, ma da preferire in jeans e con nuance scure evitando tessuti elasticizzati e fantasie floreali. Le rouge impreziosiscono se sono discrete e poco appariscenti mentre il pizzo può essere d’aiuto solo se declinato nei colori nero e blu notte. Totale libertà è riservata per i colori e le fantasie di giubbotti e capispalla, scegliendo sempre quelli a tre quarti, abbastanza utili da coprire i glutei ma meno ingombranti di un loden al ginocchio. Ampia scelta per le donne curvy che dallo stile potranno iniziare ad amare se stesse.

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